Sarracino
Sarracino è il nome del Fiano di Avellino DOCG, nome di un’ antica contrada e di un antico bosco i cui alberi furono distrutti tra il 1762 ed il 1768…
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Sarracino è il nome del Fiano di Avellino DOCG, nome di un’ antica contrada e di un antico bosco i cui alberi furono distrutti tra il 1762 ed il 1768…
Calore è il nome del Greco di Tufo DOCG, prende il nome dal fiume che scorre a valle del Monte Tuoro…
Morbido e finissimo il nostro cashmere non è solo lucido e lussuoso, ma anche etico visto che non nessun animale viene sfruttato per la sua produzione. E' formato dal pelo di pecore che vivono a più di 2000m metri d'altitudine nella regione del Kashmir.
Morbido e finissimo il nostro cashmere non è solo lucido e lussuoso, ma anche etico visto che non nessun animale viene sfruttato per la sua produzione. E' formato dal pelo di pecore che vivono a più di 2000m metri d'altitudine nella regione del Kashmir. Questa lana è bellissima alla vista ed estremante morbida al tatto. Alle pecore dalle quali proviene questo pregiato materiale non viene in?itta la tortura del mulesing e sono sempre trattate con rispetto dagli umani intorno a loro.
Monoblocco in terracotta interamente modellato a mano con piccole stecche ed una punta di spillo, successivamente infornato a 940°.
Monoblocco in terracotta interamente modellato a mano con piccole stecche ed una punta di spillo, successivamente infornato a 940°.
Stola con tunnel, 100% ricci di pecora, lana merino e chiffon di seta tinte e infeltrite a mano
Monoblocco in terracotta interamente modellato a mano con piccole stecche ed una punta di spillo, successivamente infornato a 940°.
Monoblocco in terracotta interamente modellato a mano con piccole stecche ed una punta di spillo, successivamente infornato a 940°.
Stola con tunnel, 100% ricci di pecora, lana merino e chiffon di seta tinte e infeltrite a mano
Monoblocco in terracotta interamente modellato a mano con piccole stecche ed una punta di spillo, successivamente infornato a 940°.
L’opera è un pezzo unico custodito in campana di vetro.
Un omaggio ai caratteristici muretti a secco di Ischia, le cosiddette “parracine”, che ancora oggi cingono i viottoli delle passeggiate isolane e spuntano dappertutto nei vigneti.