BRI’1955 SPUMANTE ROSATO
Perfetto come aperitivo abbinato a ostriche e crudi di mare. Da provare anche con il Sushi e in abbinamento a formaggi freschi come la Mozzarella di Bufala.
L'Irpinia Aglianico doc Monsignore nasce a Montemarano, rinomata sottozona irpina che dona una delle più grandi espressioni dell'aglianico. I terreni di Montemarano sono ricchi di materiali vulcanici dovuti ad antiche e violente cruzioni.
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Uvaggio: 100% Aglianico
Caratteristiche del terreno: argilloso-calcareo
Sistema di allevamento: a spalliera
Epoca di vendemmia: Novembre
Produzione per ettaro: 90/100 quintali
Vinificazione: lunga macerazione e fermentazione a temperatura controllata di 25°C e successivo affinamento in barrique di rovere francese per circa 6 mesi.
Grado alcolico: 13,5 % Vol.
Temperatura di servizio: 18 °C
Abbinamenti Gastronomici: perfetto per accompagnare grigliate di manzo, selvaggina e cacciagione oppure a primi piatti a base di carne. Anche da consigliare in abbinamento a formaggi stagionati e salumi affumicati.
Note di degustazione: Dal colore rosso rubino intenso, con inconfondibili sentori di frutti rossi e viola mammola, accompagnate da note balsamiche e speziate. Al palato è ben strutturato nella trama tannica, corposo e persistente
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Perfetto come aperitivo abbinato a ostriche e crudi di mare. Da provare anche con il Sushi e in abbinamento a formaggi freschi come la Mozzarella di Bufala.
Tre Rupi è il nome della Falanghina Irpinia DOC, nome che viene comunemente dato al Monte Tuoro…
Perlage molto fine ed elegante. Profumo ampio, invitante, di particolare finezza e complessità. Si notano aromi che sanno di crosta di pane calda, albicocche secche e erbe selvatiche.
Sarracino è il nome del Fiano di Avellino DOCG, nome di un’ antica contrada e di un antico bosco i cui alberi furono distrutti tra il 1762 ed il 1768…
Il vino è una raffinata ed esclusiva interpretazione dell’uva Biancolella prodotta su terra vulcanica rinfrescata da brezza marina.
Si presenta di colore giallo paglierino luminoso, con seducenti note floreali di acacia e agrumi, di frutta tropicale, pompelmo e pera, avvolti in una sottile trama minerale
Il Crateca bianco è il risultato di un uvaggio di biancolella e forastera con sapiente e ponderata aggiunta di uve di fiano e greco. Il vino, di beva elegante, è un’armonica espressione dei tratti varietali dei differenti vitigni, esaltati dalla fine nota minerale tipica del territorio vulcanico.
Perfetto abbinato a grigliate di manzo, selvaggina e cacciagione oppure a primi piatti a base di carne come la Bolognese o la Genovese. Anche da consigliare in abbinamento a formaggi stagionati e salumi affumicati.
Perfetto accompagnato da carni grasse, pollame, coniglio.Servito leggermente più fresco si sposa benissimo anche con pietanze più strutturate a base di pesce, tipo il tonno. Ottimo anche con l’impepata di cozze.
Vino estremamente piacevole grazie alla sua freschezza. Al naso si presenta fruttato, fresco con note di fragoline di bosco, mirtilli e fiori bianchi. Al palato si conferma la freschezza, si presenta morbido e vellutato, moderatamente acido e fruttato.
Un vino di grandissima piacevolezza, estivo, con ampie possibilità di abbinamento.
Rosso importante da accompagnare a piatti forti: ottimo è l'abbinamento con spiedi, carni rosse grasse,cacciagione, arrosti, formaggi saporiti.
Ottimo vino da tutto pasto, come aperitivo o abbinato a primi piatti a base di pesce e crostacei, ideale anche con molluschi e pesci al forno.
Calore è il nome del Greco di Tufo DOCG, prende il nome dal fiume che scorre a valle del Monte Tuoro…
Vino da servire con tutte le pietanze a base di selvaggina come cinghiale, cervo, camoscio e capriolo. Ottimo anche con brasati di carne, spezzatini di carne rossa, grigliate di manzo e formaggi stagionati.
Il nome richiama a qualcuno o qualcosa che “viene da fuori”, “forestiero”, non appartenente all’isola. Al naso si presenta armonioso, fruttato e minerale, con le note tipiche di agrumi Mediterranei e macchia Mediterranea
E’ Ottenuto da uvaggi di guarnaccia, piedirosso e aglianico, Il vino, di beva calda e piacevole, è un’esemplare interpretazione dei vitigni in chiave tipica di un territorio vulcanico
La storia che lega Cràstula all’isola d’Ischia risale al 1954, quando durante una campagna di scavi l’archeologo Giorgio Bucher, insieme al giovane operaio Giosuè Ballirano, rinvenne il primo pezzo della Coppa di Nestore, il più famoso fra le migliaia di reperti scoperti da Bucher che documentano come l’isola d’Ischia ospitò la più antica colonia greca in Italia, Pithecusa.
Calore è il nome del Greco di Tufo DOCG, prende il nome dal fiume che scorre a valle del Monte Tuoro…
Sarracino è il nome del Fiano di Avellino DOCG, nome di un’ antica contrada e di un antico bosco i cui alberi furono distrutti tra il 1762 ed il 1768…
Tre Rupi è il nome della Falanghina Irpinia DOC, nome che viene comunemente dato al Monte Tuoro…